Stress, Affaticamento e Sovrallenamento: incidenza nella vita quotidiana e nella pratica sportiva
Prima parte
Gli argomenti riportati in questo articolo sono tratti da letteratura scientifica e possono interessare sia il soggetto comune sia lo sportivo che, oltre agli stressors quotidiani, deve far fronte anche a quelli indotti dal tipo di sport praticato (somma degli stimoli che possono essere spesso eccessivi per l’organismo). In questa prima parte dell’articolo sono messe in evidenza le differenze tra affaticamento di breve durata e la Sindrome da Fatica Cronica (CFS). Nella seconda parte sarà riportata una descrizione generale su: Supercompensazione (adattamento e miglioramento della performace), Sovrallenamento (Overtraining, quando le capacità di recupero dell’individuo vengono compromesse per eccessivo volume, intensità, frequenza dell’esercizio ecc..) e Decondizionamento (De training, perdita di performance dovuta alla cessazione momentanea o permanente dell’attività svolta). La conoscenza, la consapevolezza , la volontà e la motivazione sono alla base per evitare rischi o per cercare di porvi dei rimedi attraverso l’applicazione di particolari ed efficaci metodologie. In un precedente articolo “L’ Anti – aging ed Anti – stress nel terzo millennio” si era discusso brevemente delle principali problematiche dell’era moderna dovute allo stress ed alle possibili “metodologie” per la sua gestione. Lo stress, accelera notevolmente i normali processi di invecchiamento e può aggravare patologie già esistenti e/o favorire l’insorgenza di nuove.
Sindrome da Stanchezza Cronica (CFS)
La Chronic Fatigue Syndrome (CFS) ossia Sindrome da Stanchezza Cronica, si riferisce a grave, continua stanchezza che non è alleviata dal riposo e non è direttamente causata da altre condizioni mediche. La causa esatta di questa sindrome è ancora sconosciuta ma si è ipotizzato che possono svolgere un ruolo nello sviluppo della CFS :
– fattori ambientali
– età
– genetica
– sollecitazioni di diversa natura (stressors)
– malattie precedenti
La CFS si verifica più comunemente in donne di età compresa dai 30 ai 50 anni. I Sintomi principali di CFS sono simili a quelli dell’ influenza e altre infezioni virali comuni , comprendono dolori muscolari, mal di testa e stanchezza estrema ; questi sintomi possono perdurare 6 mesi o più e non sono alleviati da un semplice riposo. In particolare si possono riscontrare: dimenticanza, problemi di concentrazione, confusione, dolore articolare, mal di testa, irritabilità, febbre lieve, dolori muscolari, debolezza, mal di gola, linfonodi dolenti del collo o sotto le braccia, etc. Attualmente non vi è alcuna cura ma sono possibili una serie di metodologie per alleviare i sintomi ,ad esempio:
– dieta sana
– modifica dello stile di vita
– tecniche di gestione del sonno
– vita sociale attiva evitando di far troppo nei giorni in cui ci si sente troppo stanchi
– Biofeedback
– Esercizi di respirazione profonda
– Meditazione
– Tecniche di rilassamento e rilasciamento (psichico e muscolare)
– …….
Nei casi più gravi il medico può optare per la terapia farmacologica. E’ difficile prevedere i tempi di ripresa, ma in media occorrono periodi di circa 6 mesi – 1 anno.
Affaticamento di breve durata
L’affaticamento di breve durata (da distinguere dalla CFS ) è un processo di natura complessa che interessa tutto l’organismo sia a livello fisiologico , sia fisico che psicologico. Il soggetto entra in uno stato momentaneo in cui l’efficacia funzionale del suo organismo è ridotta a causa di un lavoro o attività intensa e prolungata.
Al livello fisiologico si possono riscontrare:
- Alterazione della funzione del Sistema Nervoso Centrale (SNC) quindi influenza sulla stimolazione muscolare
- Alterazione dei sistemi metabolici
- Ridotto apporto di energia al cervello
- Alterazione del flusso sanguigno
Al livello Psicologico si possono riscontrare:
- Riduzione dell’attenzione e della concentrazione
- Insicurezza
- Riduzione dei risultati
Conseguenze al livello fisico :
- cali di forza e di resistenza
- rallentamenti nella capacità di reazione nella coordinazione dei movimenti ed anche problemi nel linguaggio.
In questo stato il soggetto è anche più vulnerabile ad infortuni, ad infezioni a causa del calo delle difese immunitarie.
La diagnosi dell’affaticamento è molto importante per una pianificazione razionale delle diverse forme strutturali del processo di allenamento.
>>seconda parte (sovrallenamento, supercompensazione, de training)
Bibliografia
Selye, Hans, The Stress of life (1956); McGraw-Hill (Paperback)
Metodologie Antiaging ed Antistress: Prof. Alessandro Gelli – Libellula Edizioni (2013)
Pubmed Health : Chronic Fatigue Syndrome – A.D.A.M. Medical Encyclopedia. Reviewed february 2012
Fondamenti dell’allenamento e dell’attività di gara. Vladimir N. Platonov. Perugia: Calzetti & Mariucci, 2004.
Pubmed : Overtraining Syndrome : a pratiche guide. Kreher JB , Schwartz JB (sport e salute 2012)
Karvonen J, Lemon PWR, Iliev I (eds): Medicine in §Sports Training and Coaching. Med Sport Sci. Basel, Karger, 1992, vol 35. Pp 174-188
Training and overtraining: an overview and experimental results in endurance sports. Lehmann MJ, Lormes W, Opitz-Gress A, Steinacker JM, Netzer N, Foster C, Gastmann U – J Sports Med Phys Fitness. 1997 Mar;37(1):7-17.
The Detraining Effects Of Complete Inactivity – Sigit Nugroho, M.Or Sport Science Faculty Yogyakarta State University
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